- 18 Novembre 2021
- Posted by: Cesare Longo
- Categoria: ULTIME NOTIZIE
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo attuativo dell’assegno unico che entrerà a regime dal 2022. Il provvedimento ora dovrà passare al vaglio delle commissioni competenti delle Camere per il parere, prima del via libera definitivo.
L’assegno unico universale per i figli, erogato dall’Inps, interesserà sia i lavoratori dipendenti, sia gli autonomi. Sarà erogato su istanza dei nuclei familiari interessati. L’importo terrà conto delle famiglie numerose che arriveranno a ricevere, combinando più requisiti, oltre mille euro al mese.
Assegno per i figli a carico – Il testo istituisce, a decorrere dall’1 marzo 2022, l’assegno unico e universale per i figli a carico, un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari sulla base della condizione economica in base all’Isee.
Importi parametrati all’Isee
Gli importi saranno parametrati all’Isee: due in linea generale i limiti individuati, sotto i 15mila euro di Isee per avere il massimo dei benefici, oltre i 40mila per avere comunque almeno il minimo. Nessuna famiglia, se vorrà, resterà quindi fuori dal contributo che andrà dai 50 ai 175 euro al mese, che scendono da 25 a 85 euro per i figli tra i 18 e i 21 anni.
L’importo pieno andrà a chi ha Isee fino a 15mila euro, oltre l’assegno cala progressivamente fino a minimo 50 euro per Isee oltre 40mila o per chi non lo presenta.
Previste una serie di maggiorazioni in base al numero di figli e alla presenza di disabili, ma si terrà conto anche del fatto che entrambi i genitori lavorano. Una maggiorazione ad hoc- 20 euro al mese indipendentemente dall’Isee – andrà alle giovanissime mamme under 21.
A partire dal terzo figlio è prevista una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio in base all’Isee, mentre i nuclei con quattro figli o più è prevista un’ulteriore maggiorazione forfettaria da 100 euro al mese. Se entrambi i genitori lavorano e l’Isee è basso, si avranno altri 30 euro in più, che si azzerano oltre i 40mila euro.
Le regole – Sono previste maggiorazioni in base al numero di figli e alla presenza di disabili, al reddito e al lavoro di entrambi i genitori. La domanda andrà presentata all’Inps dal primo gennaio per il periodo che va da marzo a febbraio dell’anno successivo.
Anche agli stranieri con minimo due anni di residenza – L’assegno unico sarà erogato anche ai cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno, permesso di lavoro o di ricerca superiore a sei mesi. Lo prevede la bozza del decreto attuativo dell’assegno unico che tra i requisiti prevede “congiuntamente” anche la residenza in Italia “da almeno due anni, anche non continuativi ovvero” la titolarità “di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale”.
Tra i requisiti anche il domicilio e il pagamento delle tasse in Italia.
Istanze dal 1° gennaio
Le domande si potranno presentare dal primo gennaio 2022, per un periodo che andrà da marzo a febbraio dell’anno successivo, mentre ora gli assegni familiari vanno da luglio a giugno dell’anno dopo. Proroga fino a fine febbraio per allineare l’assegno temporaneo per gli autonomi a queste nuove scadenze.
Gli importi previsti
Qualche conteggio: un nucleo con Isee fino a 15mila euro riceverà 175 euro al mese con 1 figlio, 350 con due, 610 con tre e 970 con 4 che diventano 1.090 euro al mese se entrambi i genitori lavorano (30 euro per 4 figli, 120 euro in più). A questa cifra vanno aggiunti i 20 euro al mese a figlio in caso di mamma giovanissima.
I nuclei che superano i 40mila euro di Isee invece riceveranno 50 euro al mese con un figlio, 100 euro con due figli, 165 euro con tre figli, 330 euro con 4 figli.
Anche in questo caso vanno aggiunti i 20 euro a figlio se la mamma ha meno di 21 anni mentre non opera la maggiorazione per entrambi i genitori lavoratori. Le famiglie con figli disabili riceveranno l’assegno unico senza limiti di età dei figli.
Per i minorenni si riceveranno 105 euro al mese in più in caso di non autosufficienza, 95 euro in caso di disabilità grave e 85 euro in caso di disabilità media. In presenza di maggiorenni disabili e fino a 21 anni si riceveranno 50 euro al mese in più (che si sommano all’assegno previsto tra i 18 e i 21 anni) mentre oltre i 21 anni si continuerà a ricevere un assegno in base all’Isee che andrà da 85 a 25 euro al mese.
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