- 18 Marzo 2021
- Posted by: admin
- Categoria: Guide Fiscali
Se stai svolgendo o vuoi svolgere un’attività abituale e continuativa nel tempo, dovrai procedere all’apertura della tua Partita Iva. Ma come si fa ad aprire una Partita Iva?
A seconda dell’attività che andrai ad effettuare, dovrai adottare per la tua partita Iva un Codice Ateco che la identifichi, ovvero una sequenza numerica che qualifica secondo l’Istat la tua attività autonoma.
Se effettuerai più attività, dovrai adottare più Codici Ateco per la tua Partita Iva.
Se andrai a svolgere un’attività come libero Professionista, dovrai procedere con l’iscrizione all’Agenzia delle Entrate inviando l’apposito modulo compilato, successivamente alla quale ti sarà rilasciato il Certificato di attribuzione di Partita Iva; inoltre, dovrai iscriverti alla Gestione Separata Inps a cui versare i contributi, a meno che la tua attività non preveda l’iscrizione ad un relativo albo professionale con apposito versamento dei contributi alla Cassa previdenziale specifica, presso la quale dovrai iscriverti.
Se svolgerai invece un’attività come Artigiano o Commerciante, dovrai procedere all’apertura della tua partita Iva in camera di Commercio ed iscriverti alla Gestione Artigiani e Commercianti Inps, a cui versare i contributi previdenziali.
In questo caso, i documenti che ti saranno rilasciati saranno il certificato di attribuzione di Partita Iva e la visura camerale.
Per alcune attività è richiesta inoltre la presentazione della Scia al Comune o di specifica documentazione e requisiti per poterle svolgere: in questo caso ti suggeriamo di contattare direttamente la Camera di Commercio
La Camera di Commercio è un ente autonomo di diritto pubblico che svolge funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese nazionali. La Camera di Commercio gestisce e detiene il Registro delle Imprese, ovvero l’elenco al quale sono obbligate ad iscriversi tutte le imprese.
Dopo aver aperto la tua Partita Iva, dovrai scegliere quale Regime fiscale
Il Regime fiscale rappresenta l’insieme di documenti e comportamenti da tenere, previsti dalla normativa, che garantiscono il rispetto delle regole fiscali. Nell’ordinamento italiano sono presenti un regime ordinario, un regime ordinario leggermente semplificato (riservato alle attività che hanno conseguito ricavi inferiori a 400.000 euro se… Leggi
adottare per essa.
Il regime fiscale si adotta attraverso un comportamento concludente, emettendo cioè le fatture secondo le regole previste dal regime fiscale scelto: pertanto non dovrai inviare alcun apposito modulo o fare precise richieste.
Quale Regime fiscale scegliere
La scelta su quale regime fiscale adottare potrà ricadere tra il regime Forfettario o Ordinario semplificato.
Se vorrai adottare il Regime Forfettario per la tua Partita Iva, non dovrai ricadere in nessuna delle cause di esclusione previste dalla normativa.
Solo rispettando tutti i requisiti, potrai infatti applicarlo per la tua attività autonoma.
Inoltre, il Forfettario prevede che:
Il reddito imponibile sia calcolato attraverso l’applicazione del coefficiente di redditività ai ricavi conseguiti;
Sul reddito imponibile così calcolato tu debba versare imposta sostitutiva e contributi;
Il reddito da Partita Iva non faccia cumulo con quello da dipendente/pensione;
Tu sia esonerato dall’obbligo di fatturazione elettronica;
Nelle fatture che emetti non applichi l’Iva e la ritenuta d’acconto ma assolva l’imposta di bollo per tutte le fatture di importo superiore ai 77,47 euro.
Se vorrai invece adottare il Regime Ordinario semplificato, dovrai rispettare il limiti di ricavi di 400.000 euro se vendi servizi e di 700.000 euro se svolgi un altro tipo di attività.
Tale regime fiscale prevede che:
Il reddito imponibile sia ottenuto dalla sottrazione dei costi ai ricavi conseguiti;
Sul reddito imponibile si versi l’Irpef
L’imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, il presupposto che fa sorgere l’obbligazione tributaria è rappresentato dalla percezione di una delle 6 categorie di reddito elencate all’interno del TUIR: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo, redditi di impresa, redditi… Leggi
secondo il classico meccanismo a scaglioni, Irap
L’imposta regionale sulle attività produttive, tale imposta va a colpire il valore della produzione netta delle imprese. Si tratta di un’imposta proporzionale al fatturato, e che non colpisce l’utile d’esercizio. Il 90% del gettito ricavato dalla riscossione di questa imposta è destinato a finanziare il… Leggi
, addizionali regionale e comunicali e i contributi previdenziali;
Il reddito da Partita Iva faccia cumulo con quello da dipendente/pensione;
Tu debba obbligatoriamente emettere fatture elettroniche;
Nelle fatture emesse applichi l’Iva e la ritenuta d’acconto.