- 5 Gennaio 2022
- Posted by: Cesare Longo
- Categoria: ULTIME NOTIZIE
Il governo si prepara ad approvare le nuove norme per contenere i casi Covid.
Nella bozza del nuovo decreto, al vaglio del Cdm, ci sarebbe l’obbligo, a partire dal 15 febbraio, di vaccino per gli over 50 per poter lavorare, sia nel pubblico sia nel privato. Nel pomeriggio l’esecutivo ha incontrato le Regioni, tra le altre cose si è discusso di scuola e test.
A partire dal 15 febbraio i lavoratori pubblici e privati, compresi i lavoratori in ambito giudiziario e i magistrati, che hanno compiuto 50 anni per andare al lavoro dovranno esibire il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid.
Il Consiglio dei ministri ha deliberato l’estensione dell’obbligo vaccinale, senza limiti di età, a tutto il personale che lavora nelle università e nelle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Per gli studenti, invece, continua a valere il precedente obbligo di Green pass. Lo spiega il ministro Maria Cristina Messa.
È quanto prevede la bozza del nuovo decreto legge Covid che è giunta sul tavolo del Consiglio dei ministri.
Per «tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l’obbligo vaccinale» anti Covid si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, che «abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età».
Lo si legge nella bozza del dl Covid che è giunta sul tavolo del Consiglio dei ministri.
L’obbligo vale «fino al 15 giugno 2022», ma la data sarebbe ancora in discussione. Sono esentati i casi di «accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore». Per le violazioni sul super green pass per i lavoratori over 50 «la sanzione amministrativa è stabilita nel pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500 e restano ferme le conseguenze disciplinari secondo i rispettivi ordinamenti di settore».
La bozza del nuovo decreto prevede inoltre che tutte le imprese potranno sostituire i lavoratori sospesi perché sprovvisti di certificazione verde Covid. Il provvedimento estende la misura inizialmente prevista per le Pmi fino a 15 dipendenti. La sostituzione rimane di «10 giorni rinnovabili fino al 31 marzo 2022, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso».
Super green pass per over 50 ma per servizi alla persona e negozi basterà quello base
Covid, bozza dl: obbligo vaccino per over 50 al lavoro fino 15 giugno
Per “tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza, l’obbligo vaccinale” anti Covid si applica a tutti i residenti in Italia, anche cittadini europei e stranieri, che “abbiano compiuto il cinquantesimo anno di eta'”. Lo si legge nella bozza di dl Covid attesa in Cdm. L’obbligo vale “fino al 15 giugno”, ma la data sarebbe in discussione. Sono esentati i casi di “accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore”.
Super green pass per over 50 ma per servizi alla persona e negozi basterà quello base.
ECCO BOZZA IN PDF
SCONTRO TRA PARTITI IN CONSIGLI DEI MINISTRI..
Lega in Cdm: via Super pass servizi o non votiamo
Consentire l’accesso ai servizi alla persona, agli uffici pubblici, le banche e i negozi con il Green pass semplice, quindi anche con tampone. E’ la richiesta che il ministro Massimo Garavaglia, a quanto si apprende da diverse fonti, ha avanzato a nome della Lega in Consiglio dei ministri. In caso di conferma della bozza del decreto, che prevede l’obbligo di Super Green pass per queste attività, avrebbe detto il ministro, la Lega potrebbe non votare il testo.
Covid e scuola, ecco come cambiano le regole in classe in caso di positivi
Cambiano le regole per la gestione dei contatti stretti in classe. Le regole sono diversificate in base ai positivi al Covid-19 confermati nel sistema educativo, scolastico e formativo.
Ecco le regole dettate dal nuovo decreto approvato dal Consiglio dei ministri del 5 gennaio 2022.
Con un caso 10 giorni di fermo in servizi educativi e scuole per l’infanzia
Nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole dell’infanzia statali e paritarie, in presenza di un caso di positività nella stessa sezione o gruppo classe, si applica una sospensione delle attività per dieci giorni.
Le regole nella scuola primaria in base ai contagi
Nelle scuole primarie in presenza di un positivo nella classe scatta la sorveglianza con test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività. Il tampone si deve ripetere dopo cinque giorni. Se i casi positivi sono due nella classe scatta la didattica digitale integrata per la durata di dieci giorni.
Cosa fare nelle secondarie
Nelle scuole secondarie di primo grado, nelle scuole secondarie di secondo grado e nel sistema di istruzione e formazione professionale fino a due casi di positività nella classe, si applica l’autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine Ffp2 e con didattica in presenza.
Con tre casi di positività nella classe, chi non ha concluso il ciclo vaccinale primario da meno di 120 giorni o non è guarito da meno di 120 giorni (senza terza dose) si applica la didattica digitale integrata per dieci giorni.
Chi ha concluso il ciclo vaccinale o è guarito è in autosorveglianza con l’utilizzo di mascherine Ffp2. Con almeno quattro casi di positività nella classe, la didattica digitale integrata per dieci giorni.
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