- 3 Marzo 2024
- Posted by: Cesare Longo
- Categoria: ULTIME NOTIZIE
Sul fronte della Dichiarazione dei Redditi sono state introdotte alcune novità per il 2024. L’Agenzia delle Entrate ha esposto le anticipazioni pubblicando un comunicato stampa e le bozze dei vari modelli. Invio 730/2024 a partire dall’11 maggio 2024.
Modello 730 senza sostituto per tutti a partire dal 2024, anche in presenza di un datore di lavoro o ente pensionistico chiamato ad effettuare rimborsi o addebiti IRPEF. La novità prevista dal decreto legislativo n. 1/2024 trova spazio nelle istruzioni pubblicate dall’Agenzia delle Entrate.
Quest’anno i modelli precompilati 730 e Redditi PF messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate a partire dal 30 aprile. Le date del 2024 da segnare per la dichiarazione sono ad aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre e novembre.
La prima data significativa è il 16 marzo, termine ultimo entro il quale i datori di lavoro devono consegnare ai dipendenti o ai collaboratori la certificazione unica 2024. Entro la medesima data, la certificazione deve essere trasmessa anche all’Agenzia delle Entrate per consentire la predisposizione dei modelli precompilati.
Sarà possibile accedere al proprio modello 730/2024 precompilato e visualizzarlo dalla propria area personale a partire dal 30 aprile 2024. A partire dall’11 maggio sarà consentito apportare modifiche ai dati precaricati dall’Agenzia delle Entrate. Nella medesima data sarà altresì possibile inviare la propria dichiarazione alle Entrate, sia apportando modifiche che accettandola senza apportare alcuna modifica.
Per coloro che non hanno un sostituto di imposta o che desiderano pagare le tasse tramite F24 (per evitarne il prelievo dalla busta paga), il termine ultimo per effettuare il versamento senza incorrere in sanzioni è fissato al 30 giugno 2024, sia per l’intero importo che per la prima rata (con la possibilità di rateizzare i pagamenti). Nel caso di eventuali errori, sarà possibile annullare il modello 730 trasmesso entro e non oltre il 20 giugno. Infine, la scadenza per trasmettere alla stessa Agenzia delle Entrate il proprio modello 730 (sia esso ordinario o precompilato) è stabilita per il 30 settembre 2024.
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Sono state introdotte le seguenti novità per i versamenti rateali delle imposte:
- Eliminato l’obbligo di esercizio dell’opzione per la rateizzazione: i contribuenti possono scegliere di pagare le imposte in rate senza dover presentare alcuna istanza all’Agenzia delle Entrate;
- Aggiunto un’ulteriore rata, con scadenza 16 dicembre: i contribuenti possono scegliere di pagare le imposte in 7 rate, anziché in 6;
- Unificato il termine di versamento per tutte le rate: le rate possono essere versate entro il 16 di ciascun mese, indipendentemente dal numero di rate richiesto.
Le modifiche introdotte dalla revisione delle scadenze fiscali per il 2024 hanno lo scopo di semplificare e razionalizzare le procedure di pagamento delle imposte, e di ridurre i tempi di attesa per i contribuenti.
Sospensione invio comunicazioni e inviti Agenzia delle Entrate 2024.
Il Decreto legislativo n. 1/2024 ha introdotto una nuova disposizione che prevede la sospensione dell’invio di alcune comunicazioni e inviti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La disposizione in questione riguarda i seguenti documenti:
- Comunicazioni degli esiti dei controlli automatizzati;
- Comunicazioni degli esiti dei controlli formali;
- Inviti all’adempimento
- Comunicazioni degli esiti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi assoggettati a tassazione separata;
La sospensione riguarda i periodi dal 1° agosto al 31 agosto e dal 1° dicembre al 31 dicembre 2024 ed ha lo scopo di ridurre i carichi di lavoro dell’Agenzia delle Entrate e di migliorare il servizio al cittadino.
Per quanto riguarda le partite Iva, il decreto prevede che nel 2024 anche loro potranno utilizzare la dichiarazione dei redditi precompilata. Si tratterà di una novità sperimentale, che dovrebbe essere confermata poi negli anni successivi. Resta da vedere se per chi ha una partita Iva sarà vantaggioso aderire a questo modello. In ogni caso, cambierà la scadenza per la consegna della dichiarazione dei redditi: sarà il 30 settembre 2024, e non il 30 novembre come avvenuto negli scorsi anni per le partite Iva.
Dichiarazione dei redditi: novità per dipendenti e pensionati
Per quanto riguarda i dipendenti e i pensionati che presentano il modello 730, diventerà possibile verificare i dati raccolti dall’Agenzia delle Entrate prima di presentare la dichiarazione. Nel corso del 2024 arriveranno le istruzioni più dettagliate per accedere a questi dati. Sempre l’anno prossimo potranno usare il modello 730 tutte le persone fisiche che non hanno una partita Iva, per qualunque tipologia di reddito. Non ci sarà più l’obbligo di usare il modello Redditi persone fisiche (o Redditi PF) in alcuni casi. La scadenza per la presentazione resta fissata al 30 settembre 2024.
Nelle dichiarazioni dei redditi per l’anno d’imposta 2023 trovano spazio anche altre novità, tra cui la tassazione agevolata delle mance per i lavoratori dipendenti delle strutture ricettive del settore privato, la ridefinizione dell’ambito fiscale del lavoro sportivo, la rideterminazione della detrazione spettante al personale del comparto sicurezza e difesa, la modifica del limite di spesa massimo su cui calcolare la detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.
Modelli enti, imprese e società
I modelli e le istruzioni sono stati aggiornati per accogliere le modifiche in materia di Imposta sul reddito delle società. Nei modelli Redditi, in particolare, sono stati gestiti il recupero dell’imposta sostitutiva su utili e riserve di utile, l’imposta sul valore delle cripto-attività e gli aggiornamenti previsti dalla disciplina del Superbonus. Per quanto concerne il modello Redditi società di capitali, sono state apportate le modifiche relative all’imposta straordinaria applicata al margine degli interessi delle banche e relative alla nuova disciplina delle plusvalenze realizzate dalle società sportive professionistiche.
Dichiarazione dei Redditi: cosa sapere su rimborso Irpef o debito
Per i rimborsi Irpef, chi ha redditi da lavoro dipendente potrà chiedere all’Agenzia delle Entrate di erogare i soldi direttamente, e non passando dall’azienda (e quindi dalla busta paga). Se invece non deve ricevere un rimborso, ma pagare un saldo Irpef, potrà comunque farlo senza passare dall’azienda (che normalmente tratterrebbe la differenza dallo stipendio) ma pagando con il modello F24.
Per pagare il modello F24 è possibile anche utilizzare PagoPA, la stessa piattaforma che permette di pagare la Pubblica amministrazione in altre situazioni. Si può effettuare il pagamento online, oppure rivolgersi alla propria banca o agli uffici postali.
Sempre per quanto riguarda il pagamento del saldo e del primo acconto Irpef, il versamento potrà essere diviso in più rate. I pagamenti potranno essere sette (finora erano sei), e l’ultima data possibile per completare il versamento sarà il 16 dicembre 2024. Le stesse tempistiche varranno anche per chi ha una partita Iva.
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