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Voglio aprire una partita Iva da rider, quale Codice Ateco scelgo?

Prima di aprire la sua Partita Iva adottando il Regime Forfettario, le consigliamo di controllare di non ricadere in nessuna delle cause di esclusione.

Volendo lei svolgere l’attività di rider, potrà adottare uno dei due Codici Ateco seguenti:

  • 82.99.99 – Altri servizi di sostegno alle imprese nca

che include:

– sotto titolatura in simultanea di meeting e conferenze
– organizzazione di raccolta fondi per conto terzi
– servizi di raccolta monete nei parchimetri
– attività dei banditori d’asta autonomi
– gestione di programmi di fidelizzazione commerciale
 altre attività di supporto alle aziende non classificate altrove
– lettura di contatori del gas, acqua ed elettricità
– volantinaggio
– affissione di manifesti
– emissione di buoni sostitutivi del servizio mensa

  • 53.20.00 – Altre attività postali e di corriere senza obbligo di servizio universale

che include:

– ritiro, smistamento, trasporto e recapito (nazionale o internazionale) di lettere, pacchi e pacchetti (postali) da parte di ditte che operano al di fuori degli obblighi di servizio universale. Possono essere coinvolti uno o più mezzi di trasporto e l’attività può essere svolta con mezzi di trasporto propri (privati) o pubblici:
– servizi di consegna a domicilio
 servizi di pony express

Il coefficiente di redditività è del 67%: questo va applicato ai ricavi per ottenere il reddito imponibile su cui saranno calcolati imposta e contributi da versare.

Adottando il primo Codice Ateco riportato, ovvero l’82.99.99, si dovrà iscrivere come Professionista e versare i contributi alla Gestione Separata,

 per il 25,72% del suo reddito (ricavi x coefficiente del 67%).

Questo vuol dire che se un anno i suoi ricavi saranno zero, zero saranno anche i contributi che dovrà versare.

Il secondo Codice Ateco invece, il 53.20.00, presuppone l’iscrizione in Camera di Commercio e alla Gestione Commercianti Inps,  a cui versare contributi fissi di circa 3.800 euro all’anno sotto i 15.878 euro di reddito e sopra tale importo per il 24,09% (oltre ai contributi fissi).

Questo vuol dire che se un anno i suoi ricavi dovessero essere pari a zero, lei comunque dovrà versare circa 3.800 euro di contributi fissi.

Infine, sia che si classifichi come Professionista, sia si iscriva in Camera di Commercio, dovrà versare l’imposta sostituiva al 15%, con la possibilità di applicare la riduzione al 5% per i primi 5 anni di attività se rispettano tutte le condizioni per l’inquadramento come start-up.

PER ASSISTENZA FISCALE, PRATICA DI APERTURA PARTITA IVA in REGIME FORFETTARIO, RICHIEDI UNA CONSULENZA DI PROFESSIONISTI SCIVENDOCI A: OFFICE@FISCOCONSULTING.IT

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