REDDITO DI CITTADINANZA, vincere al gioco potrebbe non essere una buona notizia per chi ha ottenuto il reddito.
La legge di conversione del decretone prevede la perdita del reddito di cittadinanza qualora, per donazione, successione o vincita, si acquisiscano somme superiori alle soglie fissate per il patrimonio mobiliare.
Con una novità introdotta durante l’esame alla Camera è ora previsto che ”la perdita dei requisiti si verifica anche nel caso di acquisizioni di somme” sopra gli importi previsti ”a seguito di donazione successione o vincite”.
L’importo è di 6.000 euro e sale di 2.000 euro per ogni componente della famiglia, fino ad un massimo di 10.000 euro. Il superamento della soglia deve essere comunicato entro 15 giorni.
La novità, che ovviamente non riguarda solo i giochi ma tutti gli incrementi di ‘ricchezza’ che porta sopra le soglie definite, era già nella logica del provvedimento ma durante il passaggio alla Camera è stato introdotta una ulteriore formulazione che precisa chiaramente che non si può superare la soglia anche nel caso in cui questi denari siano stati regalati, ereditati o vinti al gioco.
Quest’ultimo aspetto non è sfuggito all’Agenzia Agipro, specializzata nei giochi. Ovviamente il meccanismo scatta anche se la vincita è minore ma, sommandola a quanto già si possiede, si superano le soglie previste per i requisiti patrimoniali.
Questi sono articolati a seconda delle tipologie di famiglia
Così se il valore base da non superare è di 6.000 euro, è previsto un incremento di 2.000 euro per ogni familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro. Ci sono poi ulteriori incrementi dal terzo figlio in poi e per eventuali familiari con disabilità. Dal terzo figlio la somma si incrementa di 1.000 euro mentre per ogni disabile di 5.000 euro.
Reddito di cittadinanza: i requisiti
Per ottenere il reddito di cittadinanza, la legge prescrive il possesso una serie di puntuali requisiti.
In primis, il componente richiedente il beneficio dovrà essere cittadino italiano o di paesi UE, ovvero suo familiare che sia titolare di diritto di soggiorno, anche permanente, ovvero cittadino di Paesi terzi con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Ancora, si richiede la residenza in Italia per almeno 10 anni, gli ultimi due in modo continuativo.
Il decretone snocciola, poi, una lista dettagliata di requisiti reddituali e patrimoniali, in parte modificati in sede di conversione: tra questi emerge il possesso di un ISEE inferiore a 9.360 euro (un calcolo agevolato è previsto in caso di nuclei familiari con minorenni) e un valore del patrimonio immobiliare, sia in Italia che all’estero e diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30mila euro.
Il valore del patrimonio mobiliare
Ancora, è previsto che il valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non debba superare la soglia dei 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori euro 1.000 per ogni figlio successivo al secondo.
I predetti massimali sono ulteriormente incrementati di euro 5.000 per ogni componente in condizione di disabilità e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite.
Reddito di cittadinanza a rischio in caso di vincite, donazioni o successioni
L’eventuale variazione patrimoniale rischia di comportare la perdita del beneficio. Il provvedimento obbliga il beneficiario a comunicare le modifiche al patrimonio in tal senso, ovvero che comportino il superamento della suddetta soglia prevista dall’art. 2, comma 1, lett. b), numero 3) del decretone.
In sede di conversione del decreto legge, inoltre, è stato puntualmente stabilito che la perdita dei requisiti si verifica anche nel caso di acquisizione del possesso di somme o valori superiori alla soglia fissata dal menzionato art. 2, relativamente al patrimonio mobiliare, conseguente a donazione, successione o vincite.
In sostanza, il beneficiario dovrà prestare particolare attenzione alle somme acquisite a seguito di vincite, ma anche qualora risulti essere destinatario di una liberalità quale la donazione, o di un atto di successione gli faccia ottenere dei valori superiori ai 6mila euro fissati dal decreto (soglia che, si rammenta, è incrementabile ricorrendo determinate condizioni).
Anche in tal caso, sarà necessaria una comunicazione che dovrà avvenire entro il termine di 15 giorni dall’acquisizione.
In materia di vincite, la norma fa salvo quanto previsto dall’art. 5, comma 6, del decretone che, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di impoverimento e l’insorgenza dei disturbi da gioco d’azzardo (DGA) sancisce il divieto di utilizzare il beneficio economico, di cui al reddito di cittadinanza, per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità.